Depressione
Depressione (psicologia)
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Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi il disclaimer
La depressione è quell'insieme di sintomi psichici e fisici caratterizzati da una diminuzione da lieve a grave del tono dell'umore, talvolta associata ad ideazioni di tipo suicida od autolesionista, notevole diminuzione delle capacità di concentrazione ed estrema ed immotivata prostrazione fisica.
Può essere di tipo unipolare, quando l'umore si mantiene basso e sono presenti rallentamento psicomotorio ed alterazioni del ciclo sonno veglia mentre la melanconia è prevalente nelle prime ore del mattino; di tipo maniaco-depressivo, altrimenti nota come sindrome bipolare, di tipo nevrotico o di tipo reattivo, detta anche reazione depressiva, comune reazione umana a fattori di stress o shock emotivi.
Indice
[nascondi]
* 1 Cause
* 2 Diagnosi
* 3 Trattamento
o 3.1 Terapia farmacologica
o 3.2 Psicoterapia
o 3.3 Terapia elettroconvulsivante
* 4 Collegamenti esterni
[modifica] Cause
Sebbene i meccanismi interni alla base della Depressione siano attualmente sconosciuti, è ormai accertato che la malattia è in genere scatenata da un periodo di stress, sia esso negativo che positivo. La malattia infatti si può innescare durante alcune fasi importanti della vita: Un lutto, un licenziamento, un grande dispiacere ma anche dopo un innamoramento, una grossa vincita.
L'evento che innesca la depressione è definito "Stressor". Comunque affinché la Depressione si inneschi in pianta stabile è necessaria la predisposizione genetica. Se la malattia guarisce senza alcun trattamento si definisce Depressione Reattiva. Se la malattia si innesca senza alcun evento scatenante è definita Depressione Endogena.
[modifica] Diagnosi
I tre principali mediatori chimici coinvolti nella depressione e come essi interagiscono nella patogenesi depressiva
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I tre principali mediatori chimici coinvolti nella depressione e come essi interagiscono nella patogenesi depressiva
Il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, quarta edizione (DSM-IV), propone i seguenti criteri per la diagnosi di depressione maggiore (unipolare):
1. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno, come riportato dal soggetto o come osservato da altri.
2. Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno.
3. Significativa perdita di peso, in assenza di una dieta, o significativo aumento di peso, oppure diminuzione o aumento dell'appetito quasi ogni giorno.
4. Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno.
5. Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno.
6. Faticabilità o mancanza di energia quasi ogni giorno.
7. Sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa quasi ogni giorno.
8. Diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi, o difficoltà a prendere decisioni, quasi ogni giorno.
9. Ricorrenti pensieri di morte, ricorrente ideazione suicida senza elaborazione di piani specifici, oppure un tentativo di suicidio o l'elaborazione di un piano specifico per commettere suicidio.
[modifica] Trattamento
[modifica] Terapia farmacologica
La terapia d'elezione è a base di farmaci antidepressivi (solitamente SSRI, NSRI, NaSSa, SSNRI e Litio), per quanto meno recenti molto utili anche Triciclici ed i meno maneggevoli iMAO (Reversibili e Non).
I principali neurotrasmettitori implicati nella malattia depressiva sono stati identificati in Serotonina, Noradrenalina e Dopamina e sembra ormai accertato che la depressione sia causata dall'insufficiente disponibilità di uno o più di questi tre.
[modifica] Psicoterapia
È stato dimostrato che la psicoterapia in associazione alla cura farmacologica è più efficace di ogni altro tipo di terapia da sola nel disturbo depressivo maggiore. Le psicoterapie possibili sono diverse, per esempio:
1. Terapia cognitiva
2. Terapia comportamentale
3. Terapia a orientamento psicoanalitico
4. Psicoterapia di sostegno
5. Terapia di gruppo
6. Terapia familiare
7. Comicoterapia
8. Neurotecnologia
9. Meditazione
10. Training Autogeno
Molti psichiatri ritengono che la psicanalisi freudiana o postfreudiana sia poco o per nulla indicata in patologie che hanno una matrice biologica come la depressione o il disturbo bipolare.
E. Fuller Torrey, definito dal Washington Post "il più famoso psichiatra americano", scrivendo in "Witchhdoctors and Psychiatrists" (1986) ha sostenuto che le teorie psicoanalitiche non hanno un fondamento scientifico superiore a quello delle teorie dei guaritori indigeni tradizionali. Difatti, un numero crescente di scienziati considera la psicoanalisi una pseudoscienza ( F. Cioffi, 1998).
Proprio la matrice biologica ci fa comprendere come sia essenziale una cura basata su farmaci antidepressivi che vanno ad agire sulla chimica cerebrale e più esattamente sui meccanismi di neurotrasmissione e ricezione. Appare chiaro quindi che i farmaci non vanno a curare solo i sintomi ma i meccanismi che hanno generato il disturbo depressivo.
[modifica] Terapia elettroconvulsivante
Nei casi di farmacoresistenza o di impossibilità a somministrare antidepressivi di sorta, un modello di trattamento discusso è rappresentato dalla terapia elettroconvulsiva (elettroshock). Secondo qualcuno è efficace, nel caso delle forme più gravi del disturbo, ma non tiene affatto conto dei fattori secondari e della soggettività del paziente di un trattamento così traumatico. Tuttavia l' elettroschock risulta ancora oggi lo strumento terapeutico più efficace con oltre l'85% di successi terapeutici in termini di rimessione. Il problema dell'ECT risulta essere quello relativo alla non prevenzione delle ricadute, che dopo questo genere di terapia sembrano essere frequenti.
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La depressione è quell'insieme di sintomi psichici e fisici caratterizzati da una diminuzione da lieve a grave del tono dell'umore, talvolta associata ad ideazioni di tipo suicida od autolesionista, notevole diminuzione delle capacità di concentrazione ed estrema ed immotivata prostrazione fisica.
Può essere di tipo unipolare, quando l'umore si mantiene basso e sono presenti rallentamento psicomotorio ed alterazioni del ciclo sonno veglia mentre la melanconia è prevalente nelle prime ore del mattino; di tipo maniaco-depressivo, altrimenti nota come sindrome bipolare, di tipo nevrotico o di tipo reattivo, detta anche reazione depressiva, comune reazione umana a fattori di stress o shock emotivi.
Indice
[nascondi]
* 1 Cause
* 2 Diagnosi
* 3 Trattamento
o 3.1 Terapia farmacologica
o 3.2 Psicoterapia
o 3.3 Terapia elettroconvulsivante
* 4 Collegamenti esterni
[modifica] Cause
Sebbene i meccanismi interni alla base della Depressione siano attualmente sconosciuti, è ormai accertato che la malattia è in genere scatenata da un periodo di stress, sia esso negativo che positivo. La malattia infatti si può innescare durante alcune fasi importanti della vita: Un lutto, un licenziamento, un grande dispiacere ma anche dopo un innamoramento, una grossa vincita.
L'evento che innesca la depressione è definito "Stressor". Comunque affinché la Depressione si inneschi in pianta stabile è necessaria la predisposizione genetica. Se la malattia guarisce senza alcun trattamento si definisce Depressione Reattiva. Se la malattia si innesca senza alcun evento scatenante è definita Depressione Endogena.
[modifica] Diagnosi
I tre principali mediatori chimici coinvolti nella depressione e come essi interagiscono nella patogenesi depressiva
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I tre principali mediatori chimici coinvolti nella depressione e come essi interagiscono nella patogenesi depressiva
Il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, quarta edizione (DSM-IV), propone i seguenti criteri per la diagnosi di depressione maggiore (unipolare):
1. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno, come riportato dal soggetto o come osservato da altri.
2. Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno.
3. Significativa perdita di peso, in assenza di una dieta, o significativo aumento di peso, oppure diminuzione o aumento dell'appetito quasi ogni giorno.
4. Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno.
5. Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno.
6. Faticabilità o mancanza di energia quasi ogni giorno.
7. Sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa quasi ogni giorno.
8. Diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi, o difficoltà a prendere decisioni, quasi ogni giorno.
9. Ricorrenti pensieri di morte, ricorrente ideazione suicida senza elaborazione di piani specifici, oppure un tentativo di suicidio o l'elaborazione di un piano specifico per commettere suicidio.
[modifica] Trattamento
[modifica] Terapia farmacologica
La terapia d'elezione è a base di farmaci antidepressivi (solitamente SSRI, NSRI, NaSSa, SSNRI e Litio), per quanto meno recenti molto utili anche Triciclici ed i meno maneggevoli iMAO (Reversibili e Non).
I principali neurotrasmettitori implicati nella malattia depressiva sono stati identificati in Serotonina, Noradrenalina e Dopamina e sembra ormai accertato che la depressione sia causata dall'insufficiente disponibilità di uno o più di questi tre.
[modifica] Psicoterapia
È stato dimostrato che la psicoterapia in associazione alla cura farmacologica è più efficace di ogni altro tipo di terapia da sola nel disturbo depressivo maggiore. Le psicoterapie possibili sono diverse, per esempio:
1. Terapia cognitiva
2. Terapia comportamentale
3. Terapia a orientamento psicoanalitico
4. Psicoterapia di sostegno
5. Terapia di gruppo
6. Terapia familiare
7. Comicoterapia
8. Neurotecnologia
9. Meditazione
10. Training Autogeno
Molti psichiatri ritengono che la psicanalisi freudiana o postfreudiana sia poco o per nulla indicata in patologie che hanno una matrice biologica come la depressione o il disturbo bipolare.
E. Fuller Torrey, definito dal Washington Post "il più famoso psichiatra americano", scrivendo in "Witchhdoctors and Psychiatrists" (1986) ha sostenuto che le teorie psicoanalitiche non hanno un fondamento scientifico superiore a quello delle teorie dei guaritori indigeni tradizionali. Difatti, un numero crescente di scienziati considera la psicoanalisi una pseudoscienza ( F. Cioffi, 1998).
Proprio la matrice biologica ci fa comprendere come sia essenziale una cura basata su farmaci antidepressivi che vanno ad agire sulla chimica cerebrale e più esattamente sui meccanismi di neurotrasmissione e ricezione. Appare chiaro quindi che i farmaci non vanno a curare solo i sintomi ma i meccanismi che hanno generato il disturbo depressivo.
[modifica] Terapia elettroconvulsivante
Nei casi di farmacoresistenza o di impossibilità a somministrare antidepressivi di sorta, un modello di trattamento discusso è rappresentato dalla terapia elettroconvulsiva (elettroshock). Secondo qualcuno è efficace, nel caso delle forme più gravi del disturbo, ma non tiene affatto conto dei fattori secondari e della soggettività del paziente di un trattamento così traumatico. Tuttavia l' elettroschock risulta ancora oggi lo strumento terapeutico più efficace con oltre l'85% di successi terapeutici in termini di rimessione. Il problema dell'ECT risulta essere quello relativo alla non prevenzione delle ricadute, che dopo questo genere di terapia sembrano essere frequenti.
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